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Passeremo poi per Brescia con il suo patrimonio di epoca romana e concluderemo con la visita dei Macchiaioli ospitata a Palazzo Martinengo.
Non può mancare una bella struttura per il soggiorno, perciò abbiamo scelto una dimora storica dai dettagli barocchi che siamo sicuri vi lascerà affascinati.
Che cosa aspetti? Scorri e scopri tutti i dettagli del programma.
20 Aprile
Crespi D’adda nasce come villaggio industriale destinato alle maestranze attive nel settore del tessile cotoniero e venne fondato da Cristoforo Benigno Crespi a partire dal 1877 per poi essere successivamente gestito dal figlio Silvio.
Progettato come una piccola città ideale, il villaggio si configura da subito come un connubio tra bello e funzionale per i suoi cittadini-operai che qui trovavano un sano equilibrio tra lavoro nella fabbrica e tempo libero, tra fatica e benessere.
Visitando Crespi D’Adda si ha come l’impressione che il tempo si sia fermato. Si vedono le case degli operai disposte tutte in fila, i viali rettilinei con i giardini ben curati, la scuola e il teatro. Tutto qui parla di una vita serena ideata e realizzata da un “imprenditore illuminato”.
Nel 1995 Crespi D’Adda entra a far parte della lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, come “esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa. è il più importante esempio di villaggio operaio d’Italia.
Dopo tanta archeologia industriale a Crespi D’Adda, soddisferemo stomaco e palato degustando i piatti tipici della tradizione bergamasca in un locale di Bergamo Bassa. Una cucina tradizionale, proposta e rivisitata da uno chef che mette un tocco di internazionalità in tutte le sue preparazioni. Dal primo al dolce sarà un viaggio gustoso nei sapori di questa terra.
Le strade lastricate, gli angoli tranquilli, la funicolare instancabile, le numerose chiese con il tintinnio delle campane e il profumo del pane contribuiscono a rendere la Città Alta il cuore pulsante di Bergamo, un luogo che non passa mai inosservato, lasciando un’impronta indelebile nella memoria di chiunque la visiti.
Esploratela con noi con una visita guidata, passeggiando in compagnia di una esperta guida locale tra i principali monumenti per scoprire insieme la sua anima più autentica e profonda.
Il centro storico, caratterizzato da una zona a traffico limitato, si presta a piacevoli passeggiate per ammirare i luoghi di maggior interesse. Tra gli imprescindibili figurano la basilica di Santa Maria Maggiore, un maestoso edificio romanico che il tempo ha arricchito, la Cappella Colleoni, monumento funerario di uno dei più importanti condottieri del XV secolo, e Piazza Vecchia, il prestigioso salotto cittadino dominato da storici palazzi, tra cui spicca il Palazzo della Ragione.
Accanto a questi tesori si possono scoprire anche i numerosi piccoli segreti nascosti tra le strette vie medievali, l’incantevole panorama dalla Rocca Viscontea e l’intatta cerchia delle Mura Veneziane, riconosciute patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco dal luglio 2017.
Palazzo della Ragione
La visita guidata di Bergamo si concluderà davanti a Palazzo della Ragione per godere di una esperienza dedicata all’arte contemporanea. L’antico palazzo comunale ospita, per gli ultimi giorni dalla sua apertura, la mostra Infinito Presente dell’artista giapponese Yayoi Kusama.
Più che una mostra si tratta di una installazione, prestata dal Whitney Museum of American Art di New York alla città in occasione di “Bergamo Brescia – Capitale Italiane della Cultura 2023”.
Ma chi è Kusama e in cosa consiste la sua arte? Yayoi, classe 1929, nasce a Matsumoto all’interno di una famiglia facoltosa. Fin dalla sua infanzia è evidente una spiccata sensibilità verso il mondo circostante, sperimenta allucinazioni visive e uditive, percepisce aurore particolari intorno agli oggetti e pare avvertire il linguaggio degli animali. In risposta a queste esperienze, trova rifugio nell’arte sebbene ostacolata dai genitori. Questo ha alimentato la sua ribellione al sistema e decide di lasciare il Giappone per trasferirsi negli Stati Uniti, dove nonostante le difficoltà iniziali, riesce a guadagnare una posizione di rilievo nell’avanguardia artistica newyorkese diventando una vera e propria icona rivoluzionaria.
Famosa per le sue opere a pois – le sue zucche giganti a bolli sono comparse anche a Milano – diventa musa ispiratrice per molti marchi di moda come Luis Vuitton e Lancôme.
L’installazione esposta a Bergamo Fireflies on the Water – che si traduce letteralmente lucciole sull’acqua – è una sintesi simbolica della vita di Kusama legata alla mitologia personale dell’artista e al processo di lavoro terapeutico che ha seguito a causa delle allucinazioni. Una stanza illuminata solo com piccole luci appese che sembrano appunto lucciole, pareti specchiate e un pavimento con una piccola pozza d’acqua al centro per un gioco infinito di riflessi. Lo spettatore ha la possibilità di godersi un minuto in solitaria all’interno di questa infinity room, dove lo spazio sembra non avere né inizio né fine, immerso in una sorta di magia allucinogena e meditativa.
In un viaggio che contempla così tanta bellezza non può mancare una sistemazione all’altezza. Ecco perchè il gruppo passerà la notte in un palazzo storico dalle pregiate rifiniture in stile barocco.
21 Aprile
Definita la Leonessa d’Italia, la città si presenta prospera e moderna con una lunga e affascinante storia.
Con una visita guidata ripercorremo le sue origini fin dai primi abitanti, i galli Cenomani, che la scelsero grazie alla presenza del Colle Cidneo, passando poi per l’era romana, un medioevo variegato, il Rinascimento, il Barocco e il Neoclassico. La città ha vissuto la dominazione milanese e ha attraversato la lunga e significativa epoca della Repubblica di Venezia, condividendo le vicissitudini dell’Italia nel XIX secolo dopo la breve parentesi napoleonica.
Ogni periodo storico ha lasciato a Brescia piazze, testimonianze e monumenti, alcuni dei quali sono oggi riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. La prosperità economica della città ha contribuito a conservare opere d’arte straordinarie ancora presenti sul territorio.
La mostra a Palazzo Martinengo
Dopo la visita del centro storico di Brescia ci fermeremo a Palazzo Martinengo per visitare la mostra dedicata ai Macchiaioli. Ma chi sono esattamente? Prendiamo in prestito la definizione data dai curatori della mostra che li espone a Brescia.
“Il termine “Macchiaioli” fu coniato nel 1862 da un recensore della Gazzetta del Popolo di Firenze, che così definì quei pittori che intorno al 1855 avevano dato origine a un rinnovamento in chiave antiaccademica della pittura italiana in senso realista. L’accezione ovviamente era dispregiativa e giocava su un particolare doppio senso: darsi alla macchia, infatti, significa agire furtivamente, illegalmente.”
Desiderosi di emanciparsi dall’ambiente accademico, dove si erano formati sotto l’influenza di eminenti maestri romantici come Hayez e Bezzuoli, i Macchiaioli scrissero rapidamente una delle pagine più poetiche non solo nella storia dell’arte italiana, ma europea.
A palazzo Martinengo va in scena la loro arte, intrisa di valori universali, straordinariamente moderna e contemporanea. Opere eccezionali esposte in mostra, come “Le Cucitrici di camicie rosse” di Borrani, “Raccolta del fieno in maremma” di Fattori e “Pascoli a Castiglioncello” di Signorini, dipinti che restano indelebili nella memoria, affascinando per la loro qualità pittorica, lirica e luministica sublime.
RistorArte Bistrot
Dopo la mostra, prima di rientrare, ci ritroveremo tutti a tavola per un pranzo gourmet dai sapori bresciani.
2 giorni / 1 notte
N. 1 notte in residenza storica con trattamento di mezza pensione (colazione + pranzo).
20 – 21 Aprile 2024
Quota a persona: € 355 in camera doppia
Supplementi: € 30 camera singola
Riduzioni: sconto € 20 a persona in camera tripla (disponibilità su richiesta)