Esistono vacanze che procedono a ritmo lento e ce lo testimonia Massimiliano che questa estate è passato a trovarci in agenzia con una richiesta decisamente lontana dai circuiti turistici di massa.
“Affascinante, non me l’aspettavo!”
Inizia con queste il racconto di un nostro amico e cliente di ritorno dalla Francia e precisamente dal Canale di Nevernes (dip. Yonne).
Ci ha parlato della sua esperienza di navigazione fluviale svolta lungo i canali secondari dello Yonne, in questa caldissima e siccitosa estate del 2022. Stiamo parlando di uno skippper abituato a navigare a vela nelle acque dell’intero globo. Quanto di più distante dalla figura del marinaio d’acqua dolce che noleggia una barca fluviale (totalmente attrezzata) e costretto a muoversi a non più di 4 nodi l’ora.
Ed è bene sottolineare che per condurla non è richiesta la patente nautica. É accessibile a chiunque. In Francia è un servizio molto richiesto. Normalmente la durata della “crociera” e di una settimana o multipli di essa. Per noi italiani immaginarsi questo tipo di turismo è quanto di più arduo. Semplicemente perché, a parte qualche ristretta zona del Veneto, nel resto d’Italia non esistono le condizioni e i canali.
© Foto di Massimiliano P. e Cristina D.
Al contrario del Bel Paese, la Francia con le valli del Rodano, della Loira e dello Yonne stesso, è ricchissima di vie d’acqua dove poter esercitare questa forma di “Slow Tourism”.
Ognuno di noi potrebbe immaginarsi la crociera fluviale come un’ occasione per visitare un susseguirsi di paeselli e approfittarne per abbinarci una esperienza enogastronomica, socializzando con i locali. Ma non è così. La grande e antropizzata Francia scompare lungo il lento navigare. I pochi villaggi incontrati non hanno strutture pubbliche, ad es. negozi e bar. Poche se non nulle le possibilità di socializzare.
Le strade sono ben distanti dai canali e non si avverte il rumore di fondo del traffico. Al massimo questi sono costeggiati da piste ciclabili, facili prede di famiglie olandesi e tedesche. Nella sostanza è un viaggio indietro nel tempo, osservadolo da un punto di vista particolare: da dentro una via d’acqua e le sue chiuse.
© Foto di Massimiliano P. e Cristina D.
E’ un lento riconciliarsi con la natura, è un susseguirsi di incontri con i verdi boschi delle regioni. E’ il piacere di avere la possibilità di passare le giornate e le notti in totale solitudine ed in relax leggendosi un buon libro o usando la canna da pesca.
E’ un turismo per “lupi solitari”? Forse. Ma chi non desidera staccare dal proprio quotidiano e pensare a se stessi, evitando rumori molesti e viverlo in totale relax? – “Ah, quasi dimenticavo. E’ doveroso fare cambusa alla partenza…..” – ricorda giustamente il nostro skipper.
E voi, la fareste una vacanza sul fiume?